Un simposio internazionale per esplorare i modi in cui le risorse della tradizione contemplativa buddhista possano contribuire ad affrontare le sfide relative alle trasformazioni scientifiche, tecnologiche e sociali oggi in corso.
Il progetto si concentra su tre temi interconnessi: la coscienza, l’evoluzione e il digitale.
Ospita un gruppo di esperti proveniente da varie aree e discipline, per una riflessione multidisciplinare e creativa su alcuni dei temi più dibattuti oggi: l’urgenza di una prospettiva etica sulla coscienza, la necessità di uno sguardo ai possibili futuri dell’evoluzione umana ed ecosistemica, nonché il potenziale dell’Intelligenza Artificiale e il suo impatto sulla società.
In un intreccio di scienza, tecnologia e pratica contemplativa, il gruppo di studiosi è invitato a porre in dialogo l’eredità buddhista con le dinamiche culturali, storiche, scientifiche e tecnologiche contemporanee.
RESPONSABILE DEL PROGETTO: Peter D. Hershock (East-West Center – Director of the Asian Studies Development Program; Coordinator of the Humane AI Initiative)
Martin T. Adam (University of Victoria – Pacific and Asian Studies Department)
Gunter Bombaerts (Eindhoven University of Technology – Industrial Engineering and Innovation Sciences, Philosophy & Ethics)
Charles A. Goodman (Binghamton University – Department of Asian and Asian-American Studies)
Soraj Hongladarom (Chulalongkorn University – Department of Philosophy)
James J. Hughes (Institute for Ethics and Emerging Technologies)
Jenny Hung (The Hong Kong University of Science and Technology – Division of Humanities)
Shi Juewei (Nan Tien Institute – Humanistic Buddhism Centre)
Jeanne Lim (beingAI)
Chiara Mascarello (Università Ca’ Foscari Venezia; Centro Studi Unione Buddhista Italiana)
Beverley F. McGuire (University of North Carolina Wilmington – Department of Philosophy and Religion)
Stuart R. Sarbacker (Oregon State University – School of History, Philosophy, and Religion)
Francesco Tormen (Università Ca’ Foscari Venezia; Centro Studi Unione Buddhista Italiana)
Venerdì 17 novembre 2023, 9:45 – 18:00
Tredici esperti provenienti da tutto il mondo saranno invitati a intrecciare le loro competenze in settori che spaziano dal buddhismo alle nuove tecnologie. La giornata prevede una serie di tavole rotonde su temi di grande attualità e rilevanza, tra cui l’importanza di prospettive etiche sulla coscienza alla luce delle nuove tecnologie emergenti, la necessità di uno sguardo sui possibili scenari futuri dell’umanità, in una prospettiva evolutiva, nonché l’impatto e il potenziale delle trasformazioni nel campo dell’IA e del digitale.
L’evento si terrà a Villa Selvatico (Padova), una villa veneta del XVII secolo nel cuore del Parco Regionale dei Colli Euganei. Circondata da un parco di undici ettari con alberi secolari e laghi termali, e affrescata al suo interno, Villa Selvatico offre un perfetto equilibrio tra natura e arte.
Ingresso gratuito, posti limitati.
Per partecipare all’evento è necessario sottoporsi al processo di selezione effettuando la preiscrizione entro il 5 novembre.
L’evento si terrà in lingua inglese ed esclusivamente dal vivo.
Per ulteriori informazioni, contattaci.
Come raggiungere Villa Selvatico – Viale Sant’Elena 36, 35041 Battaglia Terme, Padova
L’importanza di una prospettiva etica sulla coscienza
Elaborare una prospettiva teorica sulla natura della coscienza ha importanti ricadute etiche. Gli studi che ricercano una comprensione oggettiva della coscienza presumono, tipicamente, che sviluppare una teoria sulla stessa sia un’azione eticamente neutra. In seno alla tradizione buddhista, d’altro canto, l’indagine sulla coscienza si lega al mondo delle pratiche contemplative, il cui scopo è proprio quello di modificare la coscienza stessa, liberandola dai conflitti, dai problemi e dalla sofferenza. Anche oggi, di fatto, nella misura in cui le teorie sulla coscienza influenzano gli sviluppi tecnologici e i loro ambiti di applicazione, esse hanno un impatto rilevante sulla qualità della vita di individui e società, con significative ripercussioni, dal punto di vista buddhista, anche a livello karmico.
Scenari futuri, in una prospettiva evolutiva
L’evoluzione delle intenzioni e dei valori è importante. Le teorie evoluzionistiche si sono concentrate principalmente sull’evoluzione delle forme di vita e, più di recente, delle culture, enfatizzando l’adattamento e la selezione naturale. La prospettiva buddhista dell’origine interdipendente suggerisce invece di concepire l’evoluzione degli organismi e delle culture in modo concomitante con quella dei loro ambienti (siano essi concreti/materiali o virtuali/immateriali). Questo implica anche che la selezione naturale basata sulla competizione potrebbe essere meno importante rispetto a un genere di selezione più ‘responsivo’, legato allo sviluppo di ambienti che favoriscano dinamiche relazionali orientate in direzioni liberatrici e costruttive.
Le trasformazioni nel campo del digitale
Un’Intelligenza Artificiale ‘umana’ non nasce da sola. L’intelligenza artificiale e i sistemi di apprendimento automatico stanno trasformando radicalmente le nostre società in modi che sembrano destinati ad avere un impatto sulla stessa idea di ‘umanità’. Se, come afferma il buddhismo, tutto sorge in modo interdipendente, le tecnologie dovrebbero essere concepite come fenomeni relazionali carichi di valore, che emergono dal comportamento umano e a loro volta lo modellano, proprio come gli ecosistemi nascono dalle relazioni tra le specie, che li formano e dai quali sono plasmate. Nella misura in cui i sistemi di apprendimento automatico amplificano le intenzioni e i valori umani, l’Intelligenza Artificiale ha il potenziale di “cristallizzare” le attuali norme sociali e rafforzare gli schemi che già conducono al conflitto, ai problemi e alla sofferenza, ma anche, viceversa, quello di promuovere lo sviluppo di un’umanità capace di vivere in equilibrio e sintonia con il pianeta che la ospita.
Dopo la giornata aperta al pubblico, il simposio continua…
Nelle giornate del 18 e 19 novembre, il gruppo di esperti sarà impegnato in sessioni di lavoro a porte chiuse, con riflessioni e discussioni di gruppo che permetteranno di approfondire ulteriormente i temi del simposio, anche sulla base degli stimoli ricevuti dal pubblico.
Il progetto si concluderà con una pubblicazione collettanea per i tipi di Ubiliber, la casa editrice dell’Unione Buddhista Italiana, e con la realizzazione di un documentario basato sui materiali prodotti durante il simposio.