Per un’etica dei non-senzienti

Pensare il presente

Il concetto di agency nella dottrina e nell’etica buddhista

Francesco Maria Catanzaro – DREST (Italian Doctoral School For Religious Studies), Dipartimento di Studi sull’Asia e sull’Africa Mediterranea (DSAAM), Università Ca’ Foscari Venezia (2023-oggi)

Vincitore di una borsa di dottorato finanziata dal Centro Studi UBI.

 

La ricerca si propone di investigare la relazione tra dottrina ed etica a partire dal modo di intendere l’agency nell’elaborazione filosofica buddhista. Chi o che cosa è un agente, e dunque capace di agire? Chi o che cosa può compiere “rette azioni”, ossia chi è il destinatario del codice etico buddhista e del suo percorso soteriologico? In che modo la comprensione dottrinale di concetti fondamentali quali karma ed agency si relaziona all’esperienza etica e vissuta dei praticanti? Quali sono i limiti dell’agency nelle diverse dottrine buddhiste – possono le piante, le macchine o gli avatar digitali essere considerati agenti?

 

Questi interrogativi, alcuni dei quali spesso presenti alla mente di chiunque si confronti col buddhismo nelle sue varie forme, sono solo alcuni dei tanti che il tema presenta. Comprendere in che modo la dottrina buddhista informi la sua etica –  quali siano i passaggi chiave che permettono di muovere da una visione anti-personalistica e soteriologicamente orientata ad una saldamente radicata nell’agire moralmente corretto – è tanto cruciale quando arduo. Le sottili speculazioni filosofiche e le varie difese portate avanti dai maestri buddhisti nei secoli, ad esempio nel corpus nāgārjuniano, o in opere di Vasubandhu quali l’Abhidharmakośa e il Karmasiddhi-prakaraṇa, lasciano aperte delle questioni per gli studiosi contemporanei. Allo stesso tempo, lo scarto fra queste prospettive, precipuamente impersonali, e l’esperienza vissuta della maggior parte dei praticanti, richiedente una serie di eventi “attuali”, richiede un’attenzione speciale alla connessione fra le parti.

 

Obiettivo principale della ricerca è contribuire a una comprensione più profonda della dottrina e dell’esperienza buddhista, valorizzando le implicazioni filosofiche e morali che derivano da specifiche prospettive sull’agency, l’individualità personale e una visione relazionale della realtà.

Altre attività

it_IT