Scuola Triennale di Logica e Dibattito

L’arte del Ragionamento nella Tradizione di Nālandā

un progetto
in collaborazione con

Quando

La prima edizione si apre a ottobre 2025.

Dove

In modalità online, accessibile da ogni latitudine, arricchito da periodi facoltativi in presenza presso l’Università Monastica di Sera Jey (India) e l’Istituto Lama Tzong Khapa (Italia), per chi desidera vivere momenti intensivi di pratica.

Preiscrizioni

È possibile effettuare fin da ora la preiscrizione gratuita (info in fondo alla pagina).

Iscrizioni

Aperte dall’1 settembre al 3 ottobre 2025.

Quota di iscrizione

La prima edizione è proposta al costo simbolico di 1 euro al giorno, assicurata per l’intero triennio.

Open Day

Le presentazioni gratuite del corso si terranno in diretta web: per l’inglese, venerdì 5 settembre alle ore 15:00 (CEST); per l’italiano, sabato 6 settembre alle ore 15:00 (CEST, ora italiana).

Cos’è e perché potrebbe interessarti

La Scuola di dibattito tibetano, nata nel 2020 presso l’istituto Lama Tzong Khapa (Italia), è un percorso triennale concepito per apprendere l’arte buddhista del dibattito, una pratica raffinata nata nella celebre Università di Nālandā, in India, attorno al V secolo d.C., e successivamente sviluppata e approfondita nel contesto tibetano, dove tutt’oggi è al centro della formazione monastica. 

Qui il dibattito è considerato uno strumento imprescindibile per comprendere a fondo l’insegnamento buddhista e, di conseguenza, per approfondire la pratica meditativa.

Il dibattito ci invita a riconoscere le vulnerabilità e, allo stesso tempo, il potere dei nostri ragionamenti, il carattere relativo ma necessario del pensiero concettuale, con l’obiettivo finale di rivolgerlo, in un certo senso, contro se stesso, in un processo di decostruzione capace di dischiudere una verità che lo trascende.

Oltre a occupare una posizione centrale nel sentiero buddhista, la pratica del dibattito rappresenta uno strumento prezioso per affinare il pensiero critico, coltivare l’arte dell’ascolto e confrontarsi con le proprie stesse convinzioni, siano esse esplicite o implicite.

Il corso si svolge da remoto, è accessibile in lingua italiana e in lingua inglese e abilita alla partecipazione a periodi intensivi in presenza presso importanti istituzioni buddhiste in Italia e in India.

Con un costo simbolico di 1 euro al giorno*, il programma include:
 

  • lezioni settimanali;
  • sessioni settimanali di pratica con supervisione;
  • sessioni aggiuntive di pratica autogestita;
  • materiali didattici selezionati;
  • l’accesso a una comunità internazionale di studio, pratica e ricerca.

 

*(365 euro all’anno)

Le radici del dibattito buddhista affondano nell’India dell’epoca classica, e in particolare nel vibrante ambiente filosofico dell’Università monastica di Nālandā, attiva a partire dal V secolo d.C.. In questo grande centro di studio e di pratica — dove hanno insegnato maestri come Dharmakīrti, Candrakīrti e Śāntarakṣita — l’indagine filosofica era considerata parte integrante del cammino verso il risveglio.

Sotto la guida di questi grandi paṇḍitāḥ, generazioni di praticanti buddhisti si sono esercitate nell’affinare la comprensione della realtà, confrontando tra loro le varie interpretazioni degli insegnamenti del Buddha. Il loro obiettivo non era solo dottrinale, ma profondamente esistenziale: coltivare una visione autentica e trasformativa dell’esistenza.

La tradizione buddhista, fin dalle sue origini, ha posto l’indagine razionale al centro del proprio metodo. Più che sulla fede o sull’autorità scritturale, essa si fonda sull’esame lucido e scrupoloso di ogni affermazione, incluse quelle pronunciate dal Buddha, che in un celebre sūtra avverte così i suoi discepoli:

“Non accettare ciò che dico per fede, ma esaminalo come un orafo saggia l’oro — tagliandolo, strofinandolo, fondendolo — e solo allora accoglilo come valido”

(Gaṇḍavyūha Sūtra)

In questo spirito, il dibattito buddhista non è uno scontro di opinioni né un esercizio retorico. È, più profondamente, un dialogo serrato con il proprio stesso pensiero, una forma strutturata per smascherare presupposti erronei, mettere alla prova le proprie convinzioni ed esplorare i limiti e le potenzialità di ogni prospettiva concettuale. È una pratica di onestà intellettuale, di ascolto attivo e di presenza mentale, in cui si ricerca la verità non per vincere sull’avversario, ma per trasformare la propria mente.

Mentre all’interno dei contesti monastici tibetani è consuetudine apprendere la filosofia buddhista attraverso il dibattito, è ancora piuttosto raro che chi non parla tibetano si interessi seriamente a quest’arte. Eppure ancora oggi molti maestri sottolineano il valore del dibattito come via per approfondire lo studio e la pratica del buddhismo.

Lo stesso XIV Dalai Lama ha più volte ribadito l’importanza del dibattito e dell’analisi razionale, ricordando che:

 “L’insegnamento del Buddha riguarda l’addestramento della mente non solo sulla base della fede, ma in dipendenza dalla ragione e dalla logica.”

(Bodhgaya, gennaio 2018)

Oltre a rivestire un ruolo centrale nella vita del praticante, lo studio della logica e del dibattito apre un fertile terreno di dialogo tra la filosofia buddhista e le forme del pensiero moderno. Seppure il programma della Scuola sia in larga parte modellato sul curriculum tradizionale delle grandi università monastiche tibetane, questo dialogo è al centro dei nostri interessi e non mancheranno occasioni per gli iscritti di partecipare ad attività integrative che esplorano il rapporto tra buddhismo, scienza e filosofia moderna.

Attualmente, le opportunità formative destinate ai parlanti di lingue europee sono limitate, e le ragioni sono varie. Da un lato, al di fuori dell’ambito linguistico tibetano, sono pochi coloro che possiedono una conoscenza del dibattito sufficientemente approfondita da poterlo trasmettere con rigore; dall’altro, la traduzione e l’adattamento delle sue dinamiche ai contesti concettuali e linguistici del mondo contemporaneo pongono sfide complesse, tanto sul piano teorico quanto su quello pedagogico. La scuola triennale di logica e dibattito si è presa cura di queste criticità, grazie all’assiduo lavoro delle persone e degli enti che l’hanno disegnata.

C’è un terzo aspetto da considerare: imparare l’arte del dibattito è un esercizio impegnativo che richiede molto tempo e pazienza, e che ci porta a mettere in discussione le nostre abitudini cognitive più radicate per ristrutturare il nostro modo di pensare. In un’epoca in cui anche nell’ambito spirituale si ricercano spesso soluzioni facili alle difficoltà del vivere, il dibattito è senza dubbio una pratica scomoda, che ci costringe a fare i conti con le nostre credenze — implicite ed esplicite — per riconoscerne l’illusorietà. In questo senso, il dibattito non è tanto un confronto tra posizioni differenti, ma l’attuazione viva e dinamica di un dialogo serrato con se stessi: uno strumento per smascherare visioni ingannevoli e approdare, con le proprie forze, a una comprensione della realtà capace di trasformarci.

La Scuola è pensata in primo luogo per tutti coloro che desiderano approfondire la tradizione filosofica buddhista indo-tibetana, sia a fini di studio che di pratica contemplativa. In particolare, quindi, si rivolge a:

  • praticanti buddhisti;
  • studiosi alla ricerca di una comprensione più approfondita e tecnica della filosofia e della pratica dialettica del buddhismo;
  • studenti iscritti a programmi di studio buddhisti dove il dibattito non è previsto;
  • studenti di buddhologia, indologia e tibetanistica, e in particolare coloro che vogliono acquisire una prospettiva emica;
  • persone interessate alla logica classica indiana, anche al di là del contesto strettamente buddhista;
  • persone appassionate al dialogo tra buddhismo, scienza e filosofia.


Al di là del suo specifico interesse filosofico e spirituale, la pratica del dibattito è uno strumento formativo efficace anche in un senso più allargato: favorisce il pensiero critico, la capacità di comunicazione, la gestione costruttiva del conflitto e l’abilità di argomentare con lucidità e compassione. È pertanto una proposta adatta anche a:

  • educatori e formatori;
  • studenti di filosofia, scienze cognitive e discipline umanistiche;
  • professionisti della relazione d’aiuto (psicologi, terapeuti, counselor);
  • chi cerca un percorso intellettualmente rigoroso e umanamente trasformativo.

La Scuola nasce dalla viva collaborazione tra istituzioni buddhiste, accademiche e di ricerca, impegnate a rendere lo studio del dibattito accessibile anche al di fuori del mondo monastico, senza per questo rinunciare alla profondità e al rigore della formazione. È un progetto unico nel suo genere, dove tradizione e innovazione si incontrano per offrire un’esperienza formativa senza precedenti in Europa, aperta agli studenti di tutto il mondo.

La Scuola è promossa dai seguenti partner:
  • Istituto Lama Tzong Khapa (Italia). È partner fondatore del progetto “Logica e Dibattito”, nato qui nel 2020 sotto la guida di Atisha Mathur, attuale insegnante principale della Scuola. Grazie alla sua lunga esperienza e consolidata competenza, l’Istituto continua a essere un partner strategico e insostituibile, con un ruolo chiave nella progettazione didattica. Questo contribuisce a garantire l’autenticità e la continuità degli insegnamenti. Inoltre, l’Istituto è la sede ufficiale dei ritiri in Italia, offrendo agli studenti internazionali un’opportunità unica per approfondire la pratica del dibattito in un contesto immersivo e autentico.


  • Centro Studi dell’Unione Buddhista Italiana. Dal 2025 il programma è entrato a far parte dell’offerta formativa del Centro Studi dell’UBI, che sta proseguendo il percorso avviato e ampliando le attività di formazione e ricerca sul dibattito buddhista e le sue potenziali applicazioni in contesti secolari.


  • Università monastica di Sera Jey (India). Fondata nel XV secolo a Lhasa e situata oggi nell’India del sud, è una delle principali università monastiche tibetane. È qui che la pratica del dibattito è stata conservata, perfezionata e trasmessa senza interruzione fino a oggi. Lo stretto legame con questa istituzione porta con sé la competenza viva di una tradizione che ha formato intere generazioni di praticanti e pensatori buddhisti – oltre a offrire una speciale cornice per lo svolgimento di alcune delle attività intensive in presenza.

 

  • Mind and Life Europe. È partner strategico del progetto in virtù della sua consolidata competenza nel promuovere l’intersezione tra la pratica contemplativa e la ricerca scientifica. Il suo coinvolgimento contribuisce all’attualità della proposta formativa e permette di integrarla con progetti interdisciplinari di ricerca volti ad approfondire i benefici del dibattito.

Rappresenta il primo passo del percorso, pensato per offrire a tutti i partecipanti le basi necessarie per accedere all’arte del dibattito in modo solido, graduale e consapevole. È pensato per chi desidera avere un assaggio della pratica prima di impegnarsi nel triennio e per chi desidera acquisire una conoscenza soltanto elementare del dibattito buddhista.

Si articola in due fine settimana da remoto, per un totale di 16 ore di formazione, accessibili sia in italiano che in inglese. Il formato semi-intensivo
di questo modulo ha lo scopo di aiutare i partecipanti a superare le difficoltà iniziali che si incontrano nella pratica del dibattito, dove si richiede di apprendere una nuova modalità di articolare il proprio pensiero e di interagire con i compagni.

Durante il modulo saranno forniti:
  • i concetti fondamentali della logica buddhista;
  • competenze sulla struttura formale del dibattito tibetano;
  • i primi strumenti per potersi orientare nel linguaggio, nei ruoli e nella dinamica della pratica del dibattito.

È la porta d’ingresso ideale: uno spazio sicuro, stimolante e concreto per incontrare l’arte del dibattito. È pensato per essere accessibile a tutti, anche a chi non ha una formazione filosofica o non conosce il buddhismo tibetano. Le sessioni vedono l’alternanza di lezioni, momenti di confronto attivo, esercitazioni guidate e spazio per le domande. Ogni gruppo sarà seguito da un tutor esperto, in grado di accompagnare passo passo l’apprendimento e la pratica.

Il modulo introduttivo è parte integrante del programma triennale (la sua frequenza è propedeutica per accedere al resto della formazione) ma può essere frequentato anche come esperienza indipendente.

Date e orari 

Il modulo si articola in due fine settimana intensivi, in data 4-5 ottobre e 11-12 ottobre 2025, con lezioni teoriche e pratiche così organizzate, per ognuno dei due weekend:
EDT IST CEST SAB / DOM
07:00 – 08:30 16:30 – 18:00 13:00 – 15:00 Lezione
08:30 – 09:00 18:00 – 18:30 15:00 – 15:30 pausa
09:00 – 10:00 18:30 – 19:30 15:30 – 16:30 Pratica di dibattito – A
10:00 – 10:30 19:30 – 20:00 16:30 – 17:00 Pausa
10:30 – 11:30 20:00 – 21:00 17:00 – 18:00 Pratica di dibattito – B


Iscrizioni e quota

Per chi desidera iscriversi all’intero percorso triennale, il costo del modulo introduttivo è incluso nella prima rata della formazione. 

Per chi desidera iscriversi solo al modulo introduttivo, la quota di iscrizione è di €95. Nel caso in cui si decida in un secondo momento di iscriversi anche al percorso triennale, tale quota sarà integralmente detratta dalla prima rata della formazione.

Le iscrizioni si apriranno l’1 settembre 2025 e si chiuderanno il 3 ottobre. È comunque possibile effettuare la preiscrizione gratuitamente e fin da subito per assicurarsi un posto.

A conclusione del modulo introduttivo, il percorso della Scuola si articola in due moduli consecutivi di 18 mesi ciascuno, per una durata complessiva di tre anni.

Il percorso è disponibile sia in lingua italiana che in lingua inglese.

Fatta eccezione per i moduli facoltativi in presenza (vedi in fondo alla pagina), tutte le attività della Scuola si svolgono da remoto, per permettere la partecipazione da ogni luogo del mondo. 

Dopo il modulo introduttivo, i cui orari seguono un formato semi-intensivo, il resto del triennio prevede due incontri online settimanali, che si svolgono tramite la piattaforma Zoom:

  • una lezione teorica (90 minuti), guidata dall’insegnante;
  • una sessione di revisione (90 minuti), durante la quale gli studenti si esercitano tra loro nel dibattito, sotto la supervisione di un tutor esperto.


Registrazioni e materiali didattici

Tutti gli incontri vengono registrati e messi a disposizione degli studenti attraverso Moodle, una piattaforma intuitiva e di facile utilizzo. Moodle è il punto di riferimento per l’intera gestione del percorso, un luogo dove gli studenti possono trovare facilmente tutto ciò che serve per seguire il corso in modo efficace:

  • le videoregistrazioni degli incontri;
  • il libro di testo principale;
  • vari materiali di approfondimento (testi, mappe concettuali, articoli ecc.);
  • le comunicazioni organizzative e gli avvisi dalla segreteria.


Modalità di iscrizione e partecipazione

L’iscrizione avviene per l’intero triennio ma il pagamento è previsto su base annuale, per ogni singolo anno del percorso.

La Scuola è concepita come un cammino progressivo e unitario, pertanto la frequenza di uno dei due moduli soltanto non è contemplata.

Il diploma è unico e verrà rilasciato solo previo superamento dell’esame finale, al termine del triennio. Chi, per qualunque ragione, decidesse di interrompere il percorso prima della sua conclusione potrà richiedere alla segreteria una certificazione del lavoro svolto.

Modulo 1 – Le fondamenta del dibattito

Il modulo è dedicato all’acquisizione degli strumenti fondamentali del dibattito buddhista ed è stato modellato sul percorso formativo delle grandi università monastiche tibetane che incorporano la tradizione del dibattito di Nālandā. Il programma è stato leggermente adattato per essere accessibile anche a un pubblico laico, nel pieno rispetto del rigore e della profondità di questa tradizione. Il primo modulo rappresenta la base teorico-pratica su cui si fonda l’intero percorso: un’educazione alla precisione nel pensiero, alla chiarezza nel dialogo, alla coerenza nella visione.

L’obiettivo è offrire una formazione solida e progressiva in tre ambiti chiave:

  • la logica formale: comprendere come si costruisce un ragionamento valido;
  • la struttura del dibattito: saper formulare domande, obiezioni e risposte nel linguaggio classico del dibattito;
  • l’epistemologia buddhista: approfondire il modo in cui sono definite e distinte le fonti di conoscenza valide e quelle non valide nella cornice della filosofia buddhista.


Le tre unità principali del modulo sono le seguenti:

1) Dudra (raccolta di definizioni e sillogismi)

  • Introduzione generale
  • Classificazioni degli oggetti (fenomeni)
  • Basi stabilite (esistenti )
  • Cause ed effetti
  • Definizione e definiendum; concetti identici e differenti
  • Generalità e particolarità
  • Fenomeni relazionati e contraddittori
  • Fenomeni negativi e positivi
  • Conoscitori eliminativi e conoscitori collettivi
  • Gli isolati


2)
Tarig (ragioni corrette e struttura dell’argomentazione)

  • introduzione – i tre segni corretti del potere del fatto, della fede e della rinomanza
  • I tre modi 
  • Classificazioni dei segni corretti
  • I segni falsi e loro suddivisioni
  • Conseguenze e tesi da  dimostrare


3)
Lorig (studio della mente e degli oggetti della coscienza)

  • La settuplice divisione della coscienza
  • Differenza tra coscienza concettuale e non concettuale
  • Classificazione degli oggetti della coscienza
  • Presentazione sintetica di mente e fattori mentali


Modulo 2 – Applicare il dibattito ai concetti chiave della filosofia buddhista

Nel secondo modulo, le competenze acquisite vengono applicate allo studio critico e argomentato dei concetti fondamentali della visione buddhista. Il riferimento principale sarà il secondo capitolo del testo Pramāṇavārttika, a partire dalla sezione che esplora le Quattro Nobili Verità. Quando necessario, verranno integrati anche i soggetti principali del secondo capitolo del pramanavarttika, non esplicitamente indicati in modo esteso nella presentazione delle quattro nobili verità.

L’obiettivo è portare la pratica del dibattito al cuore della filosofia e della trasformazione buddhista: un metodo rigoroso per comprendere, decostruire e ricostruire la prospettiva che abbiamo circa la mente, la sofferenza e la liberazione.

Le quattro unità principali del modulo sono le seguenti:

1) Prima Nobile Verità – La sofferenza

  • Studio della natura della sofferenza dal punto di vista della mente
  • Analisi delle ragioni per cui la coscienza non può essere causata dalla materia
  • Argomentazioni a favore della continuità della mente oltre la morte


2) Seconda Nobile Verità – Le cause

  • Spiegazione delle afflizioni mentali
  • Meccanismi del karma
  • Le dodici fasi dell’origine interdipendente
  • Confutazione dell’idea di un creatore permanente


3) Terza Nobile Verità – La cessazione

  • Dimostrazione logica della possibilità di eliminare le afflizioni
  • Analisi della natura e delle condizioni della liberazione


4) Quarta Nobile Verità – Il sentiero

  • Esplorazione del percorso meditativo
  • Ragionamenti che dimostrano come si sviluppa la percezione diretta non concettuale (yogica) della realtà
Per garantire rigore e supporto personalizzato, la Scuola prevede due livelli di supporto:

Docenti (per le lezioni frontali e la progettazione didattica):

  • Atisha Mathur – Project Leader e principale docente, ideatore del curriculum.

     

    Atisha è cresciuto a Nuova Delhi, dove ha completato gli studi di base. Dopo gli studi in India si è laureato nel 2008 presso L’Orientale di Napoli, in Lingue e Letterature dell’Asia del Sud, specializzandosi in studi tibetani. Ha proseguito poi la sua formazione frequentando per due anni l’Università Centrale di Studi Tibetani a Sarnath, Varanasi, dove è stato introdotto al metodo tradizionale degli studi buddhisti. Il forte desiderio di proseguire e approfondire lo studio tradizionale buddhista, congiunto alla gentilezza dei suoi insegnanti, nel 2010 ha consentito ad Atisha di inserirsi all’Institute of Buddhist Dialectics di Dharamsala, dove ha approfondto i suoi studi su Madhyamika, preceduti da sei anni di specializzazione in Prajnaparamita, insieme a Pramana.
  •  
  • Ven. Lobsang Kunsang

     

    Nata a La Spezia nel 1982, ha preso l’ordinazione monastica con Ghesce Ciampa Ghiatso nel 2007. Ha studiato il FPMT Basic Program e il FPMT Masters Program all’Istituto Lama Tzong Khapa e successivamente, su consiglio del suo Lama, Kyabje Dagri Rinpoche, si è diretta in India per risiedere al Drolmaling, una scuola di dialettica monastica non settaria per monache himalayane, sotto la Tibetan Nuns Project. Lì ha vissuto circa quattro anni, per studiare la filosofia buddhista ed apprendere la lingua tibetana. Ha studiato anche in Nepal, nel monastero femminile di Kopan, e ha contribuito attivamente al corso “Logica e dibattito” e attualmente sta studiano all’Institute of Buddhist Dialectics di Dharamsala.


Tutor d’aula
:
(per la supervisione delle sessioni di pratica)

  • Duccio Pescini (lingua italiana) – Henrik Frölund (lingua inglese)

     

    Entrambi hanno partecipato come studenti alle prime edizioni del programma, praticando intensamente sotto la guida di Atisha Mathur e Lobsang Kunsang. Negli anni hanno maturato un’esperienza solida che oggi mettono al servizio del corso supervisionando le sessioni di pratica, offrendo chiarimenti quando necessario e guidando le esercitazioni di gruppo.

Per la Scuola in lingua italiana

Per il primo anno l’insegnante di riferimento per il corso in lingua italiana è la Ven. Lobsang Kunsang. Atisha Mathur contribuirà al modulo introduttivo, guiderà il periodo di pratica intensiva presso l’Istituto Lama Tzong Khapa e svolgerà un ruolo chiave nelle fasi più avanzate del triennio.

Le lezioni si terranno su base settimanale, a partire dal 13 ottobre 2025, con il seguente orario:

  • Lezione teorica con la Ven. Lobsang Kunsang, durata 90 minuti
    OGNI GIOVEDÌ
    17:00-18:30 con ora legale italiana
    16:00-17:30 con ora solare italiana
    (ore 20:30-22:00 IST)
  • Lezione di revisione con il tutor Duccio Pescini, durata 90 minuti
    OGNI MERCOLEDÌ
    17:00-18:30 con ora legale italiana
    16:00-17:30 con ora solare italiana
    (ore 21:30-23:00 IST)

Pausa invernale: 15 dicembre – 15 gennaio di ogni anno

Pausa estiva: 15 luglio – 15 agosto di ogni anno

 

Per la Scuola in lingua inglese

Le lezioni si terranno su base settimanale, a partire dal 13 ottobre 2025, con il seguente orario:

  • Lezione teorica con Atisha Mathur, durata 90 minuti
    OGNI VENERDÌ ore 18:30-20:00 IST (17:00-18:30 CEST / 16:00-17:30 CET)
  • Lezione di revisione con il tutor Henrik Frölund, durata 90 minuti
    OGNI MARTEDÌ ore 18:30-20:00 IST (17:00-18:30 CEST/ 16:00-17:30 CET).


Pausa invernale: 15 dicembre – 15 gennaio di ogni anno

Pausa estiva: 15 luglio – 15 agosto di ogni anno

Crediamo che lo studio del buddhismo non debba essere un privilegio. La filosofia, il dibattito, la pratica della consapevolezza e del pensiero critico appartengono a tutti. Ed è proprio in questo spirito che il Centro Studi ha voluto abbattere ogni barriera economica, pur garantendo una formazione di altissimo livello, rendendo la Scuola accessibile per 1 solo euro al giorno.

  • La quota di iscrizione annua è pertanto di €365, da versare all’inizio di ciascun anno accademico tramite bonifico o PayPal. L’iscrizione al primo anno include l’accesso al modulo introduttivo. Si ricorda che la quota di €365 annui è garantita per l’intero triennio.
  • La quota di iscrizione al solo modulo introduttivo è di €95; qualora si decidesse poi di iscriversi al percorso completo, tale cifra verrà interamente detratta dalla quota del primo anno.


Inoltre sono previste agevolazioni per i più giovani e per i praticanti ordinati
: per le persone di età pari o inferiore a 26 anni e per i membri del Sangha (monaci e monache ordinati), la quota annua è di €250.

Il percorso prevede due importanti momenti di valutazione: 

  • Un esame di medio termine, a conclusione del primo modulo, cioè dopo i primi 18 mesi di formazione.
  • Un esame finale, a conclusione del triennio, il cui superamento è necessario per l’ottenimento del diploma.


Entrambi gli esami prevedono una doppia prova: 

  • Una prova scritta, che comprende quiz a risposta multipla e brevi domande aperte, da svolgersi da remoto (in diretta) attraverso la compilazione di un form online.
  • Una prova orale, che consiste in una sessione di dibattito supervisionata da una commissione valutatrice composta da tutor e insegnanti.


Per ciascuno dei due esami la valutazione segue un criterio binario: l’esame può essere superato oppure non superato. Non è prevista una scala di voti o giudizi intermedi.

In caso di mancato superamento, verrà concordata una strategia per il recupero. Potrà essere suggerito di approfondire lo studio di alcuni soggetti e/o di rifrequentare (senza costi aggiuntivi) alcune porzioni del programma. Sarà poi possibile ripetere l’esame in una delle sessioni di recupero che verranno organizzate periodicamente per offrire nuove opportunità di proseguire nel percorso o di accedere al diploma.

Il diploma, ottenuto attraverso il superamento dell’esame finale, rappresenta la certificazione del percorso svolto da parte della rete di istituzioni formative e di ricerca che promuovono la Scuola. Pur non godendo attualmente di un accreditamento accademico formale, il diploma può essere valorizzato nell’ambito della formazione buddhista, della ricerca interdisciplinare sulle pratiche contemplative, nonché in contesti professionali in cui siano richieste competenze argomentative, abilità di analisi, capacità di ascolto attivo e di comunicazione efficace.

Nel corso di ogni anno accademico sarà offerta agli studenti la possibilità di partecipare a un modulo intensivo in presenza, della durata di circa due settimane. Benché fortemente consigliate, queste esperienze sono facoltative e comportano costi a parte.

La loro frequenza non è pertanto richiesta ai fini del diploma ed è stata resa opzionale per garantire la piena accessibilità del percorso anche a chi, per qualsivoglia ragione, non fosse nelle condizioni di partecipare.

I moduli intensivi sono pensati per offrire un ambiente immersivo in cui:

  • accelerare l’assimilazione della pratica del dibattito, dedicandosi a essa per buona parte della giornata, per più giorni consecutivi;
  • rafforzare il legame tra studenti, tutor e insegnanti, creando una vera comunità di apprendimento condiviso;
  • vivere e praticare in contesti buddhisti, che ispirino e nutrano l’esperienza formativa;
  • applicare il dibattito anche a tematiche non tradizionali, favorendo il confronto tra la filosofia buddhista e le scienze contemporanee. Tra i temi che potrebbero essere proposti nel corso del triennio per questi momenti di approfondimento: la fisica quantistica, le neuroscienze, il dibattito sulla coscienza e sul rapporto mente-cervello.

Modulo intensivo in lingua italiana

Il modulo intensivo in lingua italiana si svolgerà sotto la guida di Atisha Mathur presso l’Istituto Lama Tzong Khapa a Pomaia (PI). 

La durata prevista è di dieci giorni, nel mese di agosto 2026. Le date precise, i dettagli organizzativi e i costi saranno pubblicati prossimamente su questa pagina.

 

Modulo intensivo in lingua inglese

Il modulo intensivo in lingua inglese si svolgerà presso la celebre Università Monastica di Sera Jey, nel sud dell’India, dal 20 gennaio al 10 febbraio.

Oltre alla possibilità di approfondire la pratica del dibattito dal vivo sotto la guida dell’insegnante, il soggiorno include visite guidate ai luoghi centrali della vita monastica, nonché momenti di incontro con i monaci durante i quali sarà possibile assistere alle loro sessioni tradizionali di dibattito.

Preiscrizioni, iscrizioni e contatti

Le iscrizioni si aprono l’1 settembre 2025 e si chiudono il 3 ottobre 2025

Tuttavia, è già possibile preiscriversi gratuitamente, per:

  • assicurarsi un posto;
  • ricevere aggiornamenti dalla segreteria ed essere ricontattati non appena sarà possibile completare l’iscrizione.


La preiscrizione non è vincolante e può essere modificata o ritirata in qualsiasi momento, inviando una mail a: corsi@centrostudiubi.it. Per qualunque altra informazione, scrivici a questo stesso indirizzo.

Form di preiscrizione

Ti piacerebbe partecipare anche ai moduli intensivi facoltativi?

Presso l’Istituto Lama Tzong Khapa (Italia – agosto 2026 – lingua italiana):
 Presso l’Università monastica di Sera Jey (India – febbraio 2026 – lingua inglese):


Domande frequenti (FAQ)

Il corso è rivolto solo a praticanti buddhisti?

No. La Scuola è aperta anche a chi non si identifica come buddhista, ma è interessato alla filosofia, al dibattito, al pensiero critico o alla pratica della meditazione. L’approccio è profondamente radicato nella tradizione buddhista, ma è aperto al confronto con una pluralità di orizzonti culturali e personali.

No, il corso è aperto a tutti, anche a chi non ha una formazione buddhista o filosofica. Il modulo introduttivo fornisce le basi necessarie per orientarsi nel linguaggio e nella pratica.

Il corso è disponibile interamente sia in italiano che in inglese. Gli studenti possono scegliere la lingua di preferenza al momento dell’iscrizione.

Il programma prevede due appuntamenti settimanali da remoto (una lezione teorica con il docente e una sessione di revisione con il tutor), della durata di 90 minuti ciascuno. È inoltre consigliato dedicare almeno 2-3 ore settimanali allo studio individuale, per rivedere i materiali e consolidare l’apprendimento.

Sì. Tutti gli incontri vengono registrati e resi disponibili agli iscritti. Tuttavia, per trarre il massimo beneficio dal percorso, è consigliata una partecipazione il più possibile regolare, soprattutto alle sessioni di revisione.

No. Il corso è aperto a persone di tutte le età adulte, purché motivate e disposte a impegnarsi in un percorso strutturato e graduale.

Sì. Il modulo introduttivo può essere frequentato anche come esperienza indipendente. In caso di prosecuzione nel triennio, la quota del modulo introduttivo verrà interamente detratta dal primo anno.

No, ma è possibile preiscriversi gratuitamente per assicurarsi un posto e ricevere aggiornamenti. Le iscrizioni si aprono l’1 settembre e si chiudono il 3 ottobre 2025.

Sì. Il corso è interamente online (eccetto i periodi intensivi facoltativi) e gli orari delle lezioni sono pensati per essere compatibili con fusi orari inclusi dalle Americhe all’Asia orientale.

Di solito non accettiamo studenti nuovi dopo i primi mesi dall’inizio del primo modulo.

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