Nel novembre 2022 è stato avviato presso il Dipartimento Istituto di Studi Orientali (ISO) della Sapienza Università di Roma un progetto triennale di ricerca finalizzato alla catalogazione di una collezione di testi tibetani appartenenti alla sezione Tenjur (bsTan ‘gyur) del Canone Buddhista Tibetano, conservata nella biblioteca dell’ISO.
L’iniziativa è stata realizzata grazie a una convenzione tra Sapienza e Unione Buddhista Italiana (UBI), che ha fornito il finanziamento necessario e ha permesso l’istituzione di una posizione di ricercatore a tempo determinato, affidata al dott. Filippo Lunardo. Il contratto di ricerca si è concluso nel 2025.
La collezione Tenjur e il suo contesto storico-culturale
La sezione Tenjur del Canone Buddhista Tibetano raccoglie testi esegetici, commentari e trattati filosofici, in gran parte di origine indiana, relativi alle letterature dei sūtra e dei tantra.
La copia conservata presso la biblioteca dell’ISO è una edizione xilografica completa, costituita da 224 volumi, prodotta nel monastero di Narthang (sNar thang) in Tibet centrale tra il 1741 e il 1742. Tale esemplare fu acquisito dal professor Giuseppe Tucci durante la spedizione in Tibet del 1948.
Obiettivi della catalogazione
Il progetto ha inteso realizzare una catalogazione sistematica della collezione Tenjur, con particolare attenzione a:
– L’identificazione e la registrazione dei titoli dei testi contenuti nei 224 volumi;
– La comparazione con catalogazioni e bibliografie esistenti relative al canone tibetano;
– L’analisi delle miniature presenti sulle prime e ultime pagine di ciascun testo, al fine di interpretarne le potenziali funzioni e i riferimenti iconografici.
Quest’ultimo aspetto costituisce un contributo originale, non ancora approfondito negli studi precedenti, volto a indagare le intenzioni dei committenti e i contesti di produzione e diffusione della collezione.
Esiti e prospettive
Il progetto ha prodotto un database catalografico dettagliato, utile a futuri approfondimenti filologici, storici e iconografici relativi al Canone Tibetano e alle sue edizioni storiche.
Tale lavoro contribuisce alla valorizzazione di un patrimonio librario raro e rappresenta un importante riferimento per gli studi sul buddhismo tibetano in ambito europeo.
L’iniziativa sottolinea inoltre l’importanza delle collaborazioni tra istituzioni accademiche e associazioni culturali nel promuovere la ricerca specialistica su testi e fonti di rilevanza storica e spirituale.