Maria Electra Pacini – DREST (Italian Doctoral School For Religious Studies), DSAAM, Università Ca’ Foscari Venezia (2022-oggi)
Vincitrice di una borsa di dottorato finanziata dal Centro Studi UBI, con il tema: “Il buddhismo e l’ambiente: casi di studio storici e moderni”
La dott.ssa Pacini conduce un progetto di ricerca che propone un’inversione di prospettiva negli studi sul rapporto tra buddhismo ed ecologia. Anziché concentrarsi sul significato, sulle forme e sugli usi del concetto di ‘natura’, il progetto esplora in che modo il soggetto ricercante — influenzato da discorsi e immagini già sedimentati — riproduce aspettualizzazioni reificanti attraverso il linguaggio, il pensiero e l’azione.
Il cuore della ricerca è l’analisi dello Śālistambasūtra (III sec. d.C.), un testo mahāyāna che incarna la prospettiva ecologica del pratītyasamutpāda (sorgere dipendente). Il sūtra propone un modo non oggettivante di guardare ai processi interdipendenti della realtà, offrendo una visione dinamica e trasformativa del rapporto tra ‘natura’ e ‘essere umano’.
Attraverso un’analisi filologica delle versioni sanscrita, pāli e cinese del testo, la dott.ssa Pacini lavora a un Thesaurus botanico inter-linguistico che mira a riabilitare lo sguardo contemporaneo ancora legato a visioni reificate della natura.
Nel 2023, in collaborazione con il Centro Studi UBI, promuove il ciclo seminariale “Natura quo vadis. Semiosi e topologia di un malinteso”, articolato in tre giornate di convegno e tre cicli di letture specialistiche. Il ciclo affronta il modo in cui la nozione di ‘natura’ è stata testualizzata nel tempo e in diversi contesti, mostrando come le fonti buddhiste offrano strumenti per rovesciare gli abituali paradigmi del pensiero ambientale.